Galoni al Monk di Roma, foto di Maki Simeoni
Galoni inaugura il 2024 con un concerto nella capitale al Monk. L’artista ha portato sul palco i suoi brani più significativi della sua produzione, unendoli al suo nuovo lavoro Cronache di un tempo storto, dove affronta gli avvenimenti che hanno segnato significativamente gli ultimi anni. Undici brani inediti, ripercorrono un tempo complesso e “storto”.
Eventi come il crollo del ponte Morandi, la tragedia nel canale di Sicilia, il lockdown e il negazionismo dilagante si sovrappongono alle storie di vita di un uomo qualunque, alle sue paure e ai suoi sentimenti, diventando l’occasione per raccontare – e raccontarsi – potendo guardare il mondo da una prospettiva differente.
Galoni parlando del nuovo album dichiara: “Diversamente dai lavori precedenti ho scelto prima il titolo dell’album e poi ho cominciato a scrivere le canzoni. Volevo cimentarmi in una narrazione quasi giornalistica, che raccontasse di alcuni accadimenti che hanno segnato questi anni. Poi nel corso della stesura mi sono accorto che stavano uscendo fuori anche le mie di cronache, quelle più intime, quelle di un tempo storto, un tempo che andava raddrizzato.”
TRACKLIST “CRONACHE DI UN TEMPO STORTO”
01 – Patrimonio dell’Unesco
02 – L’esercizio fisico di piangere
03 – In mezzo alla fretta
04 – Mare Magnum
05 – Non devi aver paura di niente
06 – La strada di casa
07 – Sui piani alti di un palazzo
08 – Le rovine di Pompei
09 – Gino
10 – Come il cobalto negli iPhone
11 – Buoni propositi per il nuovo anno
Ad accompagnare Galoni sul palco c’erano:
Andrea Ruggiero: archi
Emanuele Colandrea: chitarra acustica e classica, synth, piano, drum machine, batteria, cori, basso su
“L’esercizio fisico di piangere”
Giuliano Bastianelli: chitarra elettrica, piano su “Le rovine di Pompei”
Fabio Giandon: batteria
Valerio Manelfi: basso
Simone Nanni: fiati
Alessandro Di Nunzio: batteria su “La strada di casa”, cori












Mattia Rame ha aperto il concerto di Galoni. Un artista romano, che ha avuto la possibilità di presentare dal vivo alcuni brani del suo primo disco: “Lo spazio, l’Egitto, Battiato”.



Grazie a Big Time