BLACK OVER MILAN day 2

BLACK OVER MILAN day 2 – BATUSHKA di Bartłomiej Krysiuk + HATE + SUMMONER’S CIRCLE + PARADISE IN FLAMES @ Legend Club (MI), 26-02-2023
di Cerutti Giacomo

Dopo la prima giornata che ha visto headliner i mitici Gorgoroth, il popolo blackster è pronto per la seconda giornata del BLACK OVER MILAN che tingerà di nero il Legend Club, stasera gli headliner sono gli oscuri sacerdoti polacchi BATUSHKA di Bartłomiej Krysiuk, pronti a trasformare il locale nel loro tempio dove prima di loro si esibiranno i PARADISE IN FLAMES, SUMMONER’S CIRCLE e HATE, che li accompagnano nel corso dell’EUROPEAN PILGRIMAGE 2023.

La serata si apre con i PARADISE IN FLAMES che preceduti dall’introAs Escadas Que Levam a…, si trovano di fronte al locale quasi vuoto ma i pochi presenti fanno sentire subito il loro calore, cosicché partono con Galeria De Arte Do Inferno spezzando il silenzio.

Nati in Brasile nel 2003 hanno pubblicato nel 2021 il quarto disco Act One,dal quale trarranno la maggior parte dei brani facendo dilagare il loro particolare sound, la base è ovviamente black metal dominata dai volubili riff tracciati da A. Damien, che presentano cambi di tempo con accelerazioni variando di aggressività e sfreccianti assoli.

La ritmica è rinforzata dalle dure linee di basso emesse da R. Aender e arricchita dalle melodie aggiunte in base, a causa dell’assenza del tastierista Guilherme de Alvarenga, l’andamento dei brani è perfettamente abbinato alle parti di batteria, dove S. J. Bernardo calibra la sua potenza con ritmi medi-veloci fino ad esplodere.

Il loro black metal con sfumature death è completato dalla vocalità sfoggiata da A. Damien, che si rivela anche un buon cantante dal growl grezzo e ruvido mentre la parte symphonic data dalla tastiera, si abbina alla squillante voce da soprano di Miss Aileen alias O. Mortis, inoltre con la sua versatile voce è in grado di alternare anche il growl e il pulito con abilità.

Con il procedere dell’esibizione il pubblico comincia ad aumentare e la risposta ai brani è sempre positiva, con grinta e determinazione i brasiliani consumano rapidamente il set terminando conI’m Sure Your Gods Have Seen This Before, raccogliendo meritati applausi per aver ben assolto il compito di aprire la serata.

Setlist:
intro – As Escadas Que Levam a…
Galeria De Arte Do Inferno
Unseen God
Has Never Seen A World Without Wars
Old Ritual To An Ancient Curse
Bringer Of Disease
The Way To The Pentagram
Last Breath
I’m Sure Your Gods Have Seen This Before

La serata prosegue con SUMMONER’S CIRCLE,band nata nel 2015 in Tennessee con all’attivo il terzo disco Chaos Vector uscito nel 2021, preceduti dall’intro prendono posizione ben accolti dal pubblico aumentato, il frontman Blind dà un inizio scenografico simulando di tagliarsi il palmo della mano con un pugnale, dopodiché iniziano con Worm Tunnel dando una scossa immediata.

Questa sarà l’unico brano estratto dal secondo disco Become None, il resto del repertorio giustamente saranno pezzi nuovi che nel corso dello show riscuoteranno buon successo, la potenza dei brani combinata con la grintosa presenza scenica entusiasma l’audience.

Dalle chitarre di Gog e Absalon fuoriescono ritmiche affilate ma anche parti cupamente melodiche, ben legate dalle mordenti linee di basso a opera di Y’takt, alla ritmica si fondono le melodie conferite dalla new entry Nadir alla tastiera che aggiunge un tocco atmosferico.

Complessivamente le fondamenta black metal del loro sound presentano nella struttura influenze death e progressive, alle quali si abbinano le potenti parti di batteria scagliate da Invictus, infine Blind sempre incappucciato mantiene un atteggiamento composto e movenze teatrali.

Particolarmente forte il momento in cui da un sacco estrae un neonato morto tutto insanguinato, e, in seguito prende la bibbia strappando le pagine lanciandole al pubblico, imponendo il suo growl graffiante rende ancora più oscura la sua figura conferendo ai brani maggior durezza.

Con Apostasy chiudono una performance dirompente che ha tenuto testa al pubblico nel frattempo aumentato, che li ripaga con meritati applausi mentre lasciano degnamente il palco alla band successiva.

Setlist:
Worm Tunnel
The Hierophants
Of Black Horizons
Chaos Vector
Apostasy

Siamo giunti alla penultima band e la tensione comincia a crescere, sta per entrare in scena una band che viaggia sull’onda del death-black metal dal 1991, le luci si abbassano e Nar-Sil prende posizione alla batteria, la sua intro incita il pubblico ad applaudire a tempo ed accompagna l’ingresso dei famigerati HATE.

Dalla platea si sollevano urla e senza indugi attaccano con The Wolf Queen, tratta dal dodicesimo nuovo disco Rugia pubblicato nel 2021, procedendo poi con brani tratti da metà discografia in poi schiacciando la platea come un macigno.

La loro tenuta di palco e interazione sono minime dato che puntano tutto sulla potenza sonora, obbiettivo che raggiungono pienamente suonando con grande fermezza e tenacia, ottenendo un forte riscontro dall’audience alimentato dalla loro violenta energia,, che dilaga generando finalmente un po’ di moshpit come giusto che sia.

Nel corso della loro carriera la formazione ha subìto vari cambiamenti, il frontman Adam the First Sinner è l’unico originale e tiene saldamente le redini dello show, sprigionando tonnellate di riff e assoli micidiali che viaggiano paralleli a quelli di Domin, amalgamate dalle linee possenti di basso scaturite da Tiermes, mentre Nar-Sil fa tremare piatti e pelli picchiando senza sosta.

Adam the First Sinner inoltre sfodera delle corde vocali di filo spinato, generando un growl cavernoso che spiazza ogni singolo spettatore, concedendosi pochissime pause i polacchi bruciano rapidamente il repertorio terminando con Hex, con un rapidissimo saluto lasciano velocemente il palco portandosi appresso urla e applausi per il grande successo riscosso.

Setlist:
Intro
The Wolf Queen
Luminous Horizon
Sovereign Sanctity
Triskhelion
Erebos
Interludium – Threnody
Valley of Darkness
Rugia
Hex

L’esibizione degli HATE ha sicuramente ben preparato per l’arrivo dei tanto attesi headliner, nel frattempo lo staff si cimenta in una meticolosa preparazione del palco, sistemando candelabri, incensi, teschi, il leggio, la pedana per i coristi ecc.

L’attesa sembra interminabile ma a un tratto le luci si abbassano e il palco si tinge di tosso, ecco apparire i musicisti rigorosamente scalzi con le tradizionali tonache incappucciati e con volto coperto da un velo nero, le urla dei fans impazienti riecheggiano mentre prendono gli strumenti per l’ultimo settaggio.

Si sentono rintocchi di campana in lontananza e un corista introduce le note di Irmos III, e, quando accelera arriva l’inossidabile Bartłomiej Krysiuk armato di porta incenso, l’agitazione dei fans è alle stelle nel vedere i BATUSHKA dare inizio ad una vera e propria liturgia del black metal.

La particolarità dei loro live è che i musicisti rimangono sempre fermi nelle loro posizioni, il dominatore della scena è il sommo Bartłomiej che catalizza su di sé l’attenzione dei fans. Grazie alla sua gestualità e il suo modo di cantare che alterna un growl tenebroso a parti in pulito, declamate con enfasi come in una vera cerimonia manda i fans in estasi, a seconda dell’andamento dei brani passano dall’attento ascolto all’headbanging fino al moshpit.

Nel corso dell’esibizione Bartłomiej di rimpetto al leggio manipola teschi, espone un quadro di Cristo che piange sangue e in seguito della Madonna col Bambino, accende candele inoltre i coristi danno il loro apporto vocale sia in growl sia in pulito, mentre i chitarristi tracciano un gelido black metal dove si susseguono parti lente e cupe, veloci e aggressive fino ad esplosioni, tenute saldamente da profonde linee di basso e tempestose parti di batteria che sostengono le ritmiche variabili.

Traggono brani dal primo disco Hospodi, dagli EP Raskol e Carju Niebiesnyj, fino a Yektenia IV dal celebre Liturgia uscito nel 2015 prima della divisione da Krzysztof Drabikowski, complessivamente molto acclamati e sul finale non poteva mancare il battesimo da parte di Bartłomiej.

Infine con Pismo VI concludono gradualmente l’esibizione lasciando il palco a turno, cominciando dai coristi seguiti da Bartłomiej, poi escono il bassista e batterista mentre i chitarristi si inginocchiano e infine lasciano anche loro il palco, i fans attendono in rispettoso silenzio che siano tutti usciti per poi acclamarli a gran voce, reclamando altri brani ma purtroppo la Liturgia celebrata dai BATUSHKA di Bartłomiej Krysiuk è terminata con grande successo.

La seconda giornata del BLACK OVER MILAN ha pienamente soddisfatto il popolo blackster, complimenti ai PARADISE IN FLAMES e SUMMONER’S CIRCLE che suonando con grande impegno, hanno riscosso buon successo aumentando sicuramente la schiera di fans.

I temibili HATE hanno fatto letteralmente tremare il locale, mentre i BATUSHKA di Bartłomiej Krysiuk lo hanno trasformato nel loro tempio, richiamando un grande numero di seguaci che li hanno acclamati dall’inizio alla fine. Ringraziamo la Erocks Production e tutto lo staff del Legend Club, per aver organizzato questo fantastico evento sperando nelle future edizioni. Alla prossima!

Setlist:
Intro
Irmos III
Wieczernia
Powieczerje
Yectenia III
Pismo I
Polunosznica
Pismo II
Irmos II
Intro – Yektenia IV
Pismo VI


Commenti

Giacomo Cerutti

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Click here to connect!