Nonostante sia marzo inoltrato la temperatura della serata è a dir poco glaciale, ma per fortuna una volta superata la piccolissima anticamera che fa da ingresso allo Spazio Ebbro, la temperatura è molto più gradevole. Il locale è accogliente con comodi divani per chi vuole rilassarsi in compagnia degli amici. Io, come sempre, preferisco prendere una birra al bancone e scambiare due parole con i vari membri della band che mi accolgono come se fossi un loro caro amico di vecchia data. Sto parlando dei Cafè Noir che questa sera presenteranno il loro nuovo album EP intitolato Non Oggi. Appena salgono sul palco neanche il tempo di imbracciare le chitarre che l’aria dello Spazio Ebbro si riempie immediatamente di magnetismo ed elettricità, proprio come quando tocchi una sfera magnetica e ti si rizzano i capelli. Solo che in questo caso sono le orecchie a rizzarsi, passano poche note e sei già coinvolto a sufficienza da non poter più staccare nemmeno gli occhi da loro. Come se non bastasse anche la voce accentuata di Alessandro Casponi riesce a catturare l’attenzione, a tratti ricorda il parlato di Lindo Ferretti dei CCCP.
Si comincia con b52, proveniente dal primo EP (Il coltello del Vile), ma la maggior parte dei pezzi provengono dal nuovo EP, spiccano Bombardamento di Patmos, Brent e Sabbia. Pochi pezzi ma buoni e tutti abbastanza lunghi. La durata dei brani non impedisce al pubblico di annoiarsi, anzi tra chitarre preparate, distorsioni, percussioni incalzanti cucchiaini e cacciaviti il livello strumentale è molto alto, si capisce che la band è molto affiatata e di una certa esperienza. Gli accordi non risparmiano i timpani, trasudano “noise” e “punk”, da far venire la pelle d’oca.
