Greg Lake live @ Teatro Ambra alla Garbatella (testo di Mario Cordaro, foto di Stefano D’Offizi)

 

Greg Lake non ha certo bisogno di presentazioni. Per chi non lo conoscesse, lo ricordiamo al microfono e al basso nella prima formazione dei King Crimson (quella di In the Court Of The Crimson King, per intenderci), e successivamente come cantante/chitarrista/bassista negli Emerson Lake & Palmer. Considerando l’incertezza su una futura -e poco probabile- reunion degli ELP, per Relics era obbligatorio presenziare alla data romana del polistrumentista inglese al Teatro Ambra alla Garbatella; questo tour è stato concepito come un’occasione per Greg di incontrare i suoi numerosi fans, e allo stesso tempo celebrare la sua carriera, e le sue fonti d’ispirazione musicali. La scelta di esibirsi in teatri e piccoli clubs ricade appunto in quest’ottica: quella della veste intima, e senza l’eco dei grandi palchi.

La scelta di suonare sopra e con l’ausilio di basi registrate può far storcere il naso a qualcuno (devo ammettere che io stesso avanzavo forti perplessità al riguardo), ma l’evolversi dello spettacolo e la grande musica proposta fanno svanire ogni dubbio o critica.
Indubbiamente il fattore nostalgia (compresa quella di un’epoca non vissuta in prima persona da alcuni dei presenti) ha un grande peso nello svolgersi della serata, in quanto Greg tra un pezzo e l’altro si ferma a raccontare vari aneddoti riguardanti le gestazioni dei vari album, o episodi ugualmente curiosi: ricordiamo ad esempio quello su Robert Fripp, definito “il mio maestro di chitarra”, oppure quello sull’origine della famosa – o leggendaria? – copertina del primo disco targato King Crimson (definiti “a strange band”, testuali parole).
L’intro dello spettacolo è affidata a Power, un brano rap di Kanye West usato come ponte per l’attacco di 21st Century Schizoid Man; anche questa è una scelta quantomeno singolare, ma il motivo è presto spiegato: nel finale, questo brano presenta un campionamento proprio dei King Crimson e quindi la fusione dei due pezzi avviene in modo efficace, oltre ad avere un grande impatto sul pubblico presente in sala. Nella prima parte dello show il “Re Cremisi” viene ricordato spesso, e sembra anche volentieri, da Lake: il medley tra Epitaph e In The Court Of The Crimson King, unito all’esecuzione di I Talk To The Wind, e Moonchild, stanno lì a dimostrarlo; non si può dire lo stesso per gli ELP, neanche nominati una volta dal musicista britannico. Particolare decisamente inspiegabile, in quanto il repertorio dell’artista è incentrato per la massima parte sui pezzi composti insieme a Keith Emerson e Carl Palmer.
Anche se imbolsito (d’altronde gli anni passano per tutti), Greg Lake dimostra ancora di avere una voce potente e versatile: la sua performance canora spazia dalle ballad – accompagnate dal suo solito suono cristallino di chitarra – a pezzi più tirati, alcuni tipicamente rock ‘n’ roll:  la cover di Elvis Presley , Heartbreak Hotel (citato come una delle sue maggiori influenze canore) viene riproposta in una veste grintosa, come anche You’ve Got To Hide Your Love Away dei Beatles e Shakin’ All Over di Johnny Kidd & The Pirates.
La platea dimostra di gradire molto l’atmosfera rilassata venutasi a creare, cantando sopra vari pezzi – soprattutto degli ELP – e guadagnandosi i ringraziamenti di Greg Lake, dopo la fine di Lucky Man. Siamo ormai alla fine del concerto, solita pausa con uscita di scena prima del bis e poi il ritorno sul palco con Karn Evil 9: 1st Impression, Part 2.
In conclusione, cosa poter dire di questa serata? Non sono più gli anni Settanta, chiaro, ma ci piace poter credere – e forse illuderci consapevolmente – che con la giusta musica, e le testimonianze dei “reduci”, quel periodo si possa rivivere, anche per il poco tempo di un concerto. Greg Lake è sicuramente riuscito in questo; anche se ora è un gentleman inglese e non più il “rockettaro” di una volta, questo non cancella la grande musica composta. L’operazione nostalgica può dirsi, quindi, riuscita: infatti, i rimpianti non mancano…
Setlist:
– Power (Kanye West, intro)
– 21st Century Schizoid Man (King Crimson)
– Lend Your Love To Me Tonight (Emerson, Lake & Palmer)
– From The Beginning (Emerson, Lake & Palmer)
– Heartbreak Hotel (Elvis Presley cover)
– Epitaph (King Crimson, medley)
– The Court Of The Crimson King (King Crimson, medley)
– Moonchild (King Crimson, medley)
– I Talk To The Wind (King Crimson)
– You’ve Got To Hide Your Love Away (The Beatles cover)
– Touch And Go (Emerson, Lake & Powell)
– Trilogy (Emerson, Lake & Palmer)
– Still… You Turn Me On (Emerson, Lake & Palmer)
– I Believe in Father Christmas (Emerson, Lake & Palmer)
– Shakin’ All Over (Johnny Kidd & The Pirates cover)
– C’est La Vie (Emerson, Lake & Palmer)
– Lucky Man (Emerson, Lake & Palmer)
– Karn Evil 9: 1st Impression, Part 2 (Emerson, Lake & Palmer)
Un ringraziamento speciale allo staff del Teatro Ambra alla Garbatella e Synpress44 per averci ospitato durante questo evento


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