
Per lâennesima volta lo show Ăš stato realizzato grazie al lavoro di uno staff grandioso, impagabile (infatti si tratta per lo piĂč di volontari) ed instancabile, che in meno di quattro giorni, ha saputo trasformare un vecchio campo di calcio in disuso, in unâarea festival di livello, lasciando (come sempre da quando esiste n.d.r.) ingresso libero ed ampia scelta tra cibo e fiumi di birra. Il paese dei balocchi di ogni Rocker che si rispetti, anche se ancora non abbiamo parlato delle band che hanno solcato il palco in questa serata dâapertura.
Ad aprire le danze, Eli & The Moustaches, un trio composto da Elisa Nancy Natali (voce e chitarra), Elisa Abela (batteria, giĂ chitarrista eccezionale con Lally dei Fugazi) e Stella Veloce (violoncello).
Le Moustaches suonano come Dio (il Rock ovviamenteâŠ) comanda, una voce vellutata e sinuosa guida allâascolto attraverso atmosfere leggermente noir, passando per aggressioni graffianti e schitarrate corpose, completando lâonda sonora emessa da un violoncello a tratti distorto, in grado di farsi apprezzare e mai infastidire, ed una batteria che sa essere dura e colpire decisa, ma anche carezzare ed accompagnarci durante quelle che somigliano piĂč a racconti che non a canzoni. Un pizzico di originalitĂ nella perfetta armonia delle tre Rocker, una dose di adrenalina mista a sensazioni vagamente psichedeliche, il probabile risultato di una musica suonata sicuramente con la testa, vissuta principalmente con lâanima⊠e non si puĂČ che ascoltare col cuore.
Platea non pienissima purtroppo, ma Ăš solo giovedĂŹ, ed anche se avrebbero meritato molto di piĂč, il pubblico presente manifesta il proprio assenso, applausi e grida di incitamento, troppo distinguibili fra loro per formare una folla, ma comunque dâeffetto.
Avete mai sentito parlare di Esadecafonia? Personalmente ne avevo sentito accennare qualche tempo fa, proprio dallo stesso personaggio che pochi minuti dopo sale sul palco per ingombrarci le idee su quanto sappiamo di musica, ed Ăš proprio lui a spiegare al pubblico di cosa si tratta dopo un paio di brani âForse nessuno di voi si Ăš accorto che stiamo utilizzando sedici note per ottava, nel nostro caso, questa canzone dei Metallica, farebbe cosĂŹâ eseguendo un esempio pratico per rendere lâidea ad un pubblico stupito quanto incredulo.
Fabrizio Fulvio Fausto Fiale e Fiorenzo Vicari, formano gli Asteroidi Esadecafonici, un duo chitarristico accompagnato da basi elettroniche comprensive di seconde voci e cori, precomposte dagli stessi. Le loro chitarre sono state modificate per seguire le tecniche esadecafoniche, allontanandosi quindi dal format Rock occidentale ed assumendo unâinfinita varietĂ di scale che ne conseguono, rendendo comunque lâascolto non troppo impegnativo ed a tratti anche comprensibile. Le sonoritĂ del duo sono articolate e sicuramente molto difficili da eseguire, rese meno pesanti dalla figura autoironica dello stesso F.F.F.F. che nonostante saluti il proprio pubblico con un âBuonasera Pianeta Terra, noi siamo gli Asteroidi Esadecafoniciâ dimostra comunque di essere umano, anche se le sue tecniche musicali vanno ben oltre le semplici schematiche abitudini della platea.
Una voce forse non proprio intonatissima, complice forse la tensione dovuta al fatto di suonare su di un simile palco, ma il suo forte non Ăš certo quello: riesce a scuotere comunque chi lo ascolta, argomentando ogni brano con una certa dose di sarcasmo ed intelligenza fuori dal comune. Si integra piuttosto bene con la presenza inversa di Fiorenzo Vicari, immobile e concentrato sulla sua chitarra, quasi assente a vedersi, perfettamente immerso in quel turbine di scale. Molto originali.

Prima serata a Nel Nome Del Rock, pienamente soddisfatti, si torna a casa attendendo il giorno dopo⊠altre quattro band, altra birra, altro Rock!