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Foo Fighters – Medicine at Night (Roswell Records, 2021) di Paolo Guidone

  Oggi, 5 febbraio 2021, è finalmente stato pubblicato il nuovo disco dei celeberrimi Foo Fighters, dal titolo Medicine at Night. Le aspettative su questo disco erano alte, un po' perché il lancio commerciale ha patito numerosi rinvii, alcuni dei quali poco chiari, e un po' perché il frontman Dave Grohl aveva lasciato intendere che sarebbe stato un album “speciale”. In effetti sin dalle prime note del disco è possibile percepirne un chiaro elemento di novità, rispetto al sound classico degli eredi dei Nirvana, e che viene confermato nel resto dell'opera. Il brano in assoluto più rappresentativo del disco, a…

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  Oggi, 5 febbraio 2021, è finalmente stato pubblicato il nuovo disco dei celeberrimi Foo Fighters, dal titolo Medicine at Night.

Le aspettative su questo disco erano alte, un po’ perché il lancio commerciale ha patito numerosi rinvii, alcuni dei quali poco chiari, e un po’ perché il frontman Dave Grohl aveva lasciato intendere che sarebbe stato un album “speciale”.

In effetti sin dalle prime note del disco è possibile percepirne un chiaro elemento di novità, rispetto al sound classico degli eredi dei Nirvana, e che viene confermato nel resto dell’opera.

Il brano in assoluto più rappresentativo del disco, a nostro avviso, è Shame Shame, che non a caso è stato il primo singolo rilasciato in anteprima dalla band di Seattle: ebbene, ascoltando distrattamente questo brano, infatti, quasi si potrebbe pensare di trovarsi di fronte ad un’altra band.

Una batteria che batte ritmi costanti e tesi, quasi fosse un sintetizzatore, chitarra leggera con effetto chorus importante, e voce riverberata: viene istintivamente voglia di tamburellare il ritmo sul volante della nostra auto, o di tenere il tempo con il piede sotto la nostra scrivania.

Il pezzo ha una chiara e dichiarata influenza dance, si avete capito bene: dance!

E’ questo infatti il leitmotiv dell’intero album dei Foo Fighters, un esperimento d’innovazione musicale e comunicativa, per tentare di scrollarsi da dosso il marchio di successori dell’immortale grunge dei Nirvana e, allo stesso tempo, per cercare di intercettare fette di mercato sempre meno interessate ad un Rock’n Roll nudo e puro.

Questa influenza è altresì ben riscontrabile anche in altri brani del disco, quali Medicine at Night, che parrebbe un pezzo degli U2, o Cloudspotter che molto ci ricorda i branidi Stadium Arcadium dei Red Hot Chilli Peppers.

Il brano Chasing Birds fa un innovativo – per i Foo Fighters – uso del sintetizzatore, e ha un ritmo di batteria e di basso calmo, regolare, come il battito di un cuore mentre ci si rilassa in veranda; la voce tranquilla e leggermente in eco di Dave Grohl, accompagnata da una chitarra in arpeggio riverberato, ci riporta  ad atmosfere di musica quasi ambient e, fatte le dovute tare, ci ricorda anche non poco i… Beatles 

E’ solo nel brano di chiusura, Love Dies Young, che i Foo Fighters tornano ad essere prepotentemente ciò che noi da sempre conosciamo: un pezzo in puro stile Foo, con batteria e chitarra che marciano fluide e spedite, accompagnando egregiamente la voce a tratti urlata di Dave Grohl, soprattutto nei ritornelli in cui esplode la batteria con tutti i propri piatti a disposizione. Bel brano!

In definitiva, quindi, Medicine at Night si conferma un esperimento della band di Seattle, che ha voluto reinventarsi in qualcosa di nuovo e stimolante dopo 26 anni di impeccabile carriera rock.

Alcuni potrebbero storcere il muso di fronte alla scelta di innestare addirittura delle influenze disco anni ’70 in un album dei “mitici” Foo Fighters, ma questa è la solita ed incomponibile diatriba tra i sostenitori puristi e quelli più innovativi di ogni band che si rispetti.

Va detto, d’altronde, che anche altri grandi del passato hanno mosso simili passi, come David Bowie, gli U2, i RHCP etc., e i risultati sono stati spesso interessanti.

Concludendo, chi si aspetta di ascoltare un album dei mitici Foo Fighters resterà forse un po’ deluso, ma chi invece cerca un disco rock-pop interessante e ben suonato, avrà allora un nuovo titolo da acquistare.

Tracklist:

1. Making A Fire Lyrics
2. Shame Shame Lyrics
3. Cloudspotter Lyrics
4. Waiting on a War Lyrics
5. Medicine At Midnight Lyrics
6. No Son of Mine Lyrics
7. Holding Poison Lyrics
8. Chasing Birds Lyrics
9. Love Dies Young Lyrics


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Paolo Guidone

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