Score
ARTWORK
POTENZIALITA'
CONCEPT

L’album si articola in nove tracce, per circa 40 minuti di musica di difficile definizione. Possiamo definirlo alternative, ma sarebbe limitante. Questo perché vi ritroviamo influenze particolari, come una sorta di minimalismo che impregna tutti i pezzi nella loro struttura.
Un occhio che guarda è posto sulla copertina, organo che guarda noi e guarda se stesso, in una sorta di introspezione. Languido e caldo, Captivity scivola, simile a miele incandescente si muove fluidamente. Gli strumenti sono smussati, il sound onirico e leggermente distorto, opaco. L’opera si avvia luminosamente, con tracce radiose come What Happened to Margaret? e December. Luminosità che andrà via via intorbidendosi nelle ultime tre tracce, senza però acquisire connotati minacciosi, ma piuttosto “alieni” come le ritmiche club di Just Noise o le sferzate sintetiche di Burning House.
Un disco interessante e un po’ atipico, un piccolo mondo a se stante, Captivity vale la pena di essere esplorato e gustato, anche a costo di non capirlo del tutto.
Tracklist:
- Tomorrow
- December
- What Happened to Margareth?
- New Control
- Fake It
- Beauty
- Just Noise
- Burning House
- Introduction and Ghost Song