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A Winged Victory For The Sullen – The Undivided Five (Ninja Tune, 2019) di Giuseppe Grieco

L’esposizione al Guggenheim di New York delle opere dell’artista svedese Hilma af Klint porta, dopo tre anni, uno dei gruppi cardine della neoclassica contemporanea a pubblicare un nuovo disco. Sto parlando degli A Winged Victory For The Sullen e dell’album The Undivided Five, intrecciato strettamente al gruppo di artiste denominate Le Cinque. Nonostante non si tratti di una colonna sonora vera e propria come il caso di Iris (2016), The Undivided Five mantiene accentuato il carattere cinematografico delle composizioni, caratteristica presente nel duo sin dall’omonimo LP d’esordio. Al contempo, ritroviamo tutti le caratteristiche hanno reso celebre gli AWVFTS, stavolta…

Score

ARTWORK
POTENZIALITA'
CONCEPT

Voto Utenti : 3.68 ( 1 voti)
L’esposizione al Guggenheim di New York delle opere dell’artista svedese Hilma af Klint porta, dopo tre anni, uno dei gruppi cardine della neoclassica contemporanea a pubblicare un nuovo disco. Sto parlando degli A Winged Victory For The Sullen e dell’album The Undivided Five, intrecciato strettamente al gruppo di artiste denominate Le Cinque.

Nonostante non si tratti di una colonna sonora vera e propria come il caso di Iris (2016), The Undivided Five mantiene accentuato il carattere cinematografico delle composizioni, caratteristica presente nel duo sin dall’omonimo LP d’esordio. Al contempo, ritroviamo tutti le caratteristiche hanno reso celebre gli AWVFTS, stavolta passati sulla gigante Ninja Tune.

La traccia Our Lord Debussy apre l’opera, solenne omaggio al compositore e pianista francese. I synth sono radiosi ed eterei, come in Sullen Sonata o The Slow Descent Has Begun. Ma ci sono anche momenti più drammatici, come la discesa in Aqualung, Motherfucker o il commiato di Adios, Florida, o attimi in cui il classico pianoforte prevale sull’elettronica (The Haunted Victorian Pencil, Keep It Dark, Deutschland).

Ennesima riconferma di un duo molto sensibile all’animo umano, The Undivided Five non presenta alcun tipo di innovazione, ma chi ama le trame emozionali di Dustin O’ HalloranAdam Wiltzie non potrà che apprezzarlo.

Tracklist:

  1. Our Lord Debussy
  2. Sullen Sonata
  3. The Haunted Victorian Pencil
  4. The Slow Descent Has Begun
  5. Aqualung, Motherfucker
  6. A Minor Fifth Is Made Of Phantoms
  7. Adios, Florida
  8. The Rhythm Of A Dividing Pair
  9. Keep It Dark, Deutschland


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Giuseppe Grieco

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