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Silent Harbour – Noctiluca (Echocord, 2018) di Giuseppe Grieco

Boris Bunnik, musicista olandese, non è uno che ama girarsi i pollici: Conforce, Versalilfe, Hexagon, Vernon Felicity e Silent Harbour, sono questi i moniker sotto cui questo artista produce la sua musica, da ormai due decenni circa. Successore di Hinterland, doppio disco risalente al 2015, Noctiluca è un album prettamente notturno, un viaggio nelle ombre scure. Uscito in formato digitale e in vinile, il lavoro è composto da sei tracce di matrice dub techno, che spesso e volentieri sconfinano nel territorio del dark ambient e della glitch. La tagliente entrata in scena di Riparian va sfumando torbidamente nel beatless,…

Score

ARTWORK
POTENZIALITA'
CONCEPT

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Boris Bunnik, musicista olandese, non è uno che ama girarsi i pollici: Conforce, Versalilfe, Hexagon, Vernon Felicity e Silent Harbour, sono questi i moniker sotto cui questo artista produce la sua musica, da ormai due decenni circa.

Successore di Hinterland, doppio disco risalente al 2015, Noctiluca è un album prettamente notturno, un viaggio nelle ombre scure. Uscito in formato digitale e in vinile, il lavoro è composto da sei tracce di matrice dub techno, che spesso e volentieri sconfinano nel territorio del dark ambient e della glitch.

La tagliente entrata in scena di Riparian va sfumando torbidamente nel beatless, effetto spezzato dal ribollire quasi acquatico di Noctiluca. Dwelling, pulsazioni corpose e bassi altrettanto massicci, ipnotizza l’ascoltatore, che è poi spinto a muoversi opacamente dalla melodia frastagliata di Peridinum. Fusiormis raggiunge il fondale sonoro dell’album, un dub melmoso e luminescente, la conclusiva Pelagia risolleva di una spanna il tema sonoro con un ultimo colpo di coda techno.

Da ascoltare in notturna.

Tracklist:

  1. Riparian
  2. Noctiluca
  3. Dwelling
  4. Peridinum
  5. Fusiformis
  6. Pelagia


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Giuseppe Grieco

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