I Giardini Di Mirò @ Lumière, Pisa (testo e foto di Margherita Bandini)

Sabato 19 gennaio arrivano al Cinema Lumière di Pisa, I Giardini Di Mirò, con la loro seconda data della tournée di promozione del nuovo disco: DIFFERENT TIMES.
Dopo quattro anni dall’ultimo lavoro, esce nel 2018 il settimo album della loro carriera ormai ventennale e finalmente li vediamo tornare tra i nostri palchi per questa prima battuta italiana.
Arriviamo al locale con qualche quarto d’ora di anticipo, giusto il tempo per studiare il palco, che vediamo subito esser pieno di aste, di microfoni e di tutti gli strumenti-anima dei GDM. Alle 23.00 circa iniziano le danze e la scritta “DIFFERENT TIMES”, posta immediatamente sopra la testa del Cattalani dietro alle pelli, inizia da subito a lampeggiare. Allora ci rendiamo conto che in scena ci sono anche altre luci, che danno un po’ l’idea di uno studio fotografico post-industriale, un po’ moderno un po’ retrò ed iniziano a creare subito delle suggestive atmosfere, molto funzionali alla serata.
I GDM entrano a gamba tesa in mezzo al pubblico con la Title Track Different Times e subito è magia: il pubblico inizia a chiudere gli occhi e a lasciarsi trasportare dal momento.
Così le chitarre di Jukka Reverberi e Corrado Nuccini iniziano a farsi sentire con i loro suoni sperimentali; Mirko Venturelli nel frattempo fa fischiare il basso e ci stupisce imbracciando a tratti anche la tromba piena di riverberi lontani, che ci riportano a suoni quasi atavici, ma ancor di più questo lo fanno la tromba ed il violino di Emanuele Reverberi, quasi protagonista dello spettacolo per la sua posizione centrale e per la sua continua variazione di strumento. Jukka e Corrado si alternano anche ai microfoni e alle presentazioni. Strabiliante è la finale crescita d’intensità del concerto e dei brani che finisce per vedere una batteria suonata a quattro mani da Lorenzo Cattalani e Jukka Reverberi, non che a Cattalani servisse aiuto per creare delle dense e precise dinamiche dietro le pelli; ma l’effetto desiderato è stato sentito da tutto il pubblico che ha rimbalzato per qualche manciata di secondi contro ad un notevole muro di suono.
Un po’ nascosto fisicamente, ma ben presente con tutto il resto del sound, resta Luca Di Mira, con il suo monumentale set di tastiere e synth che aumentano l’atmosfera post-rock dei loro brani.
I suoni, i tempi, gli accenti, tutti si accordano in un’unica entità che è quasi come se dal palco prendesse forma ed iniziasse a camminare con vita propria in mezzo al pubblico accarezzandogli prima il viso e poi abbracciandolo, poi spingendolo e percuotendolo e poi di nuovo accarezzandogli i capelli.
Non nego che anche io ho chiuso gli occhi diverse volte in prima fila, per lasciarmi trasportare dal vento del live dei Giardini Di Mirò, che infine hanno fatto davvero un bel concerto.
Li ritroveremo venerdì 25 a Roma al Monk e sabato 26 a Terlizzi ed in altre 9 date italiane, prima della seconda parte del loro tour che li vedrà volare fino in Cina.

Di seguito la gallery della serata.

 


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Margherita Bandini

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