Score
Artwork
Potenzialità
Concept

La prova di ciò è quello che è accaduto pochi mesi or sono, in un anonimo pomeriggio newyorkese, dopo l’apertura di una lettera dell’etichetta Impulse! da parte della famiglia Coltrane. Alcune rapide ricerche negli scaffali dell’appartamento e… buum!: “E’ stato come trovare una nuova stanza nella Grande Piramide”, queste le prime parole dell’immenso Sonny Rollins a commento della scoperta, a 55 anni di distanza, di un album inedito della pietra miliare del jazz, John Coltrane, da parte dei familiari di quest’ultimo.
Both Directions at Once, questo è il titolo dell’album che da leggenda metropolitana si è infatti immediatamente materializzato in Storia della musica. Registrato, quasi per caso, nel marzo del 1963 a New York, da uno dei più celebri ed influenti quartetti musicali di tutti i tempi – John Coltrane, McCoy Tyner, Jimmy Garrison ed Elvin Jones – era stato immediatamente trattenuto con tutti i suoi nastri da Coltrane e da questi riposto nella sua casa privata senza che se ne sapesse più nulla. Fino al maggio 2018.
Both Directions At Once è uscito in due versioni, standard e deluxe, quest’ultima composta di 14 brani tra cui varie interessanti alternative tracks. Il disco contiene due brani totalmente inediti e mai ascoltati prima: Untitled Original 11383 e Untitled Original 11386 oltre a versioni inedite di pezzi noti come One up, One Down e Nature Boy, quest’ultima resa celebre nel 1965 con una versione però del tutto differente.
Untitled Original 11383 e Untitled Original 11386, in particolare, sono la sublimazione del talento d’improvvisazione del monumentale Coltrane il quale riesce, come pochi altri nella storia del jazz, a bucare l’animo dell’ascoltatore con le sue note e le sue battute ansimanti, quasi asfissiate ma taglienti allo stesso tempo, capaci di creare una tensione emotiva costante durante l’ascolto, tensione che perdura anche a vari minuti di distanza dallo spegnimento del nostro impianto stereo.
Specialmente in Untitled Original 11383, per esempio, è possibile individuare delle chiare influenze be-bop, con le sue assonanze, le sue note diminuite ed il ritmo incalzante delle battute. Forse, infatti, il titolo del disco è un non troppa implicita ammissione di questa fase sperimentale di Coltrane dove il classico tema della ballad a lui caro cominciava ad “infettarsi” del nuovo morbo del be-bop, generandone un risultato finale davvero poderoso.
The lost album, come è stato già ribattezzato dai fans e dalla stampa, è dunque un capolavoro di tecnica musicale prima ancora che un “romantico aneddoto”; un’ulteriore prova che il Genio artistico non conosce né limiti di tempo né di convenienza commerciale, esso realizza, produce e … resta.
Seduti nel vostro salotto, a pochi secondi dalla pressione sul tasto play del vostro stereo, compirete un travolgente viaggio nella storia della musica che non potrà lasciarvi indifferenti.
Chiunque ami il jazz, o semplicemente la musica con la M maiuscola, non può dunque non correre a comprarsi questo disco e custodirlo orgogliosamente nella propria discoteca per ascoltarlo, ascoltarlo, ascoltarlo.
Tracklist Deluxe Edition:
CD1:
- Untitled Original 11383 (Take 1)
- Nature Boy
- Untitled Original 11386 (Take 1)
- Vilia (Take 3)
- Impressions (Take 3)
- Slow Blues
- One Up, One Down (Take 1)
CD2:
- Vilia (Take 5)
- Impressions (Take 1)
- Impressions (Take 2)
- Impressions (Take 4)
- Untitled Original 11386 (Take 2)
- Untitled Original 11386 (Take 5)
- One Up, One Down (Take 6)