Score
ARTWORK
POTENZIALITA'
CONCEPT

Esordita nel 2013 con l’EP Flesh e nel 2015 con il suo primo e bellissimo flull-lenght Bastards, la musicista ha dimostrato quanto questo continuo flusso culturale avesse inciso sul suo modo di fare musica, ed infatti questi due lavori sono difficilmente catalogabili sotto un’etichetta precisa, grazie ai vari spunti felicemente favoriscono varietà e longevità.
Il secondo disco di Basak continua sulla via dell’eclettismo: Beautiful Swamp percorre la stessa strada che Bastards aveva a suo tempo magistralmente aperto. A differenza del suo predecessore, questo disco presenta suoni più caldi e orecchiabili, come negli avvolgenti riff sintetici di June.
Per tutta l’opera percussioni e beat elettronici formano l’impalcatura su cui synth e strumenti appartenenti al mondo folktronico intessono strutture armoniche di difficile definizione, varianti dalla pseudo dance di Wide alla malinconia di It Rains Without You, per arrivare agli ampi arpeggi di Quod Non Pertinent Hic e al pop di Paradise.
Forse meno preciso di Bastards sul versante folkloristico, Beautiful Swamp apre cautamente un sentiero che esplora l’elettronica di artisti come Nicolas Jaar e Jon Hopkins, senza però tradire le origini che di fondo guidano il cammino di di Basak Günak.
Tracklist:
01. Woods
02. June
03. Wide
04. It Rains Without You
05. We Can’t Fall Off a Mountain
06. Quod Non Pertinent Hic
07. Dawn
08. Paradise
09. Beyond Dreams
10. Heart Knows This