Con una delle copertine più inquietanti che la storia ricordi, i Ken Mode sono tornati a spaccarci i timpani e le nostre casse con il nuovo album Loved. Originari del Canada, i nostri è da anni che vengono tenuti sott’occhio da tutti gli appassionati del noise in tutte le sue sfacettature, proponendo un ibrido tra quest’ultimo genere e lo sludge capace di creare atmosfere malsane e cacofoniche.
In questo Loved le cose non cambiano, anzi, il tutto risulta ancora più duro e oscuro, rendendolo a conti fatti il loro miglior lavoro fino ad ora. Il disco risulta essere una vera e propria prova di resistenza, conducendo l’ascoltatore verso la fine ad esaurimento fisico ed emotivo. La sola iniziale Doesn’t Feel Pain Like He Should è una dichiarazione d’intenti, il gruppo vi avverte fin dall’inizio a cosa andrete incontro. Chitarre mostruose, ritmiche e batteria forsennate e lunatiche, tutto insieme non fanno altro che creare un ascolto abrasivo ed esplosivo. Per tutta la durata non ci sarà niente su cui si potrà fare appiglio, non si farà altro che sprofondare sempre più giù fino ad arrivare alla conclusiva No Gentle Art, una traccia di otto minuti nel quale si riassume tutto quello che abbiamo passato per un’ultima ed epica volta.
Fino a quando non si ripreme play, ovviamente.
Tracklist:
- Doesn’t Feel Pain Like He Should
- The Illusion of Dignity
- Feathers & Lips
- Learning to Be Too Cold
- Not Soulmates
- Very Small Men
- This is a Love Test
- Fractures in Adults
- No Gentle Art