Come promesso, gli americani Between The Buried And Me non ci hanno lasciato soli quest’estate, offrendoci la seconda parte del loro ottavo album, Automata. Che sia giusto o meno vendere singolarmente le due parti che compongono quella che, a tutti gli effetti, è un’opera unica non è il luogo adatto per poterne discutere; qui si parlerà esclusivamente della componente musicale che, contro ogni pronostico, è riuscita a sorprendere il sottoscritto.
Se qualcuno di voi affezionati lettori ha letto la recensione della prima parte si ricorderà probabilmente che si promuoveva il disco a tutti gli effetti, ma la freschezza delle composizioni sapeva un po’ di stantio, dando più importanza alla faccia più aggressiva del gruppo. Fino a qualche giorno fa avrei messo la mano sul fuoco sicuro che si sarebbe trattato di un continuum di quello mostrato precedentemente. Eppure, con mia felicità, mi sono sbagliato.
Adesso che l’intero album è uscito, Automata lo possiamo vedere come un riassunto dell’intero lavoro svolto dai BTBAM in poco meno di 20 anni. Se la prima parte poteva ricordare i primi dischi prettamente metalcore (senza dimenticare la forte vena progressive di cui i nostri sono ormai maestri), questa seconda invece rappresenta l’eccletticità di lavori come Colors, Hyper Parallax o Coma Ecliptic. Sassofoni, xilofoni, musica swing e tanto altro si intersecano in modo folle con le continue sfuriate di rabbia, ma mai completamente caotiche e anzi, molto ben strutturate. I momenti epici non mancano, in primis la traccia di mezzo, dal nome Voice of Trespass. Altro punto a favore del lavoro è il maggior risalto dato alla voce del frontman Tommy Giles, che forse nella prima parte andava un po’ a perdersi.
In conclusione, Automata è un’ennesimo colpo al centro da parte dei Between The Buried And Me. La prima parte non particolarmente entusiasmante, ma grazie alla seconda riesce a recuperare parecchi punti, e la cosa non può altro che far piacere. Inutile dire che i BTBAM devono essere presenti nelle cuffie o nelle casse di ciascuna persona amante del metal e della musica il più scervellotica possibile.
Tracklist:
- The Proverbial Bellow
- Glide
- Voice of Trespass
- The Grid