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One Dimensional Man @ Supersonic music club a Foligno (foto di Marco Zuccaccia)

One Dimensional Man, che altro aggiungere? Tante volte abbiamo partecipato a concerti dei vari progetti che vedono per protagonista Pierpaolo Capovilla e in ogni occasione questo Maestro dell’indie-rock nostrano ci ha sorpresi ed estasiati. La band dai propri esordi datati 1996 ha subito profondi cambiamenti, per arrivare all’attuale formazione di cui fanno parte, oltre a Capovilla (voce e basso), anche Franz Valente alla batteria e Carlo Veneziano alla chitarra. La band gira a mille con Franz Valente duro e preciso come un metronomo a scandire i tempi, mentre Carlo Veneziano è sempre tagliente e delizioso nel suono. Capovilla anche in questo ulteriore capitolo della sua già lunga carriera artistica è riuscito a rimanere imprevedibile, indefinibile, non facilmente inquadrabile in una categoria e per questo assolutamente interessante e dall’impatto travolgente. Colpisce da subito la posizione della batteria, centrale e molto avanzata sul palco, quasi a disegnare una linea fra i tre musicisti sul palco e – lasciatecelo ipotizzare – un’immagine del gruppo a ‘una dimensione’. Di certo, questa situazione non ha comportato una perdita di potenza e impatto del suono, evidenziata da una partecipazione del pubblico che è stata totale. Particolarmente coinvolti, i presenti al Supersonic Music club di Foligno non si sono fermati un attimo dal pogare e dall’essere travolti dal suono degli One Dimensional Man.

La data folignate è andata in scena nella serata che ha preceduto la Festa della Liberazione e il concerto è stato anticipato da alcuni canti della Resistenza con la band che è salita sul palco sulle note di Bella Ciao a cui a fatto seguito una veloce e ruvida esecuzione di “Guts”. Ancora, “Marianne”, “Your Wine”, “Best Friend”, tutti estratti dal primo e omonimo album degli One Dimensional Man hanno segnato il passo di questo live. Al contrario, il set ci è sembrato prendere le distanze dall’ultimo album inciso dalla band “A Better Man” di cui nessuna traccia è stata eseguita. E’ stato quindi un continuo passaggio fra i migliori energici estratti dei primi quattro album a cui sono stati aggiunti due pezzi “You Don’t Exist” e “Molotov” che è ipotizzabile possano far parte del nuovo album.


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Marco Zuccaccia

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