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Xiu Xiu – Forget (La Tempesta International, 2017) di Francesco Sermarini

PRC327-hiresParlare di un gruppo così unico e particolare come gli Xiu Xiu risulta sempre un impresa. Il progetto è sempre stato fuori da ogni schema musicale possibile, portandoci un art rock mischiato all’industrial pop più cacofonico rendendo l’ascolto un vero e proprio elogio alla paranoia e a tutte le emozioni negative.

Questa stravaganza ha diviso nettamente critica e pubblico tra chi ama e considera come pietra miliare contemporanea una buona parte della loro discografia e chi invece li critica aspramente e li boccia su tutti i fronti. E’ innegabile, però, che i primi lavori siano un concentrato di originalità e risultino molto interessanti per la loro natura puramente sperimentale.

Gli Xiu Xiu li avevamo lasciati l’anno scorso con un disco dove arrangiavano nel loro stile le musiche del famoso telefilm Twin Peaks, disco che è stato abbastanza acclamato universalmente, e poco dopo un anno ritornano con questo Forget.

Il disco si apre con The Call, brano che sembra voler fare da parodia ai Death Grips ma senza una vera consistenza. Tutt’altra storia invece è il successivo Queen of the Losers, un trionfo di synth e melodie distorte e nel quale ritroviamo, molto meglio rispetto alla traccia precedente, la voce del cantante Jamie Stewart ottima e sofferente come ci ha sempre abituati. Il disco alla fine non è altro che un alternarsi di brani ben riusciti (come Get Up, Wondering o Jenny GoGo) a pezzi meno solidi (come la già citata The Call, oppure Hay Choco Bananas o la title track). Come al solito il pezzo forte di tutto il disco è il già citato Stewart, comunque sempre capace ad ogni uscita a far accapponare la pelle con il suo stile di interpretazione quasi unico unito a dei testi ermetici e spesso no sense che fanno aumentare un senso di alienità impossibile da non provare.

Questo Forget non è sicuramente il miglior lavoro della band, ma neanche uno dei peggiori. Molto probabilmente ai fan piacerà visto che l’anima del gruppo è presente come al solito, manca però di una certa solidità in alcuni punti che non lo fanno erigere a lavoro indimenticabile. Comunque è un disco consigliato e ben riuscito, forse un buon punto di inizio per chi scopre ora gli Xiu Xiu e vuole addentrarsi all’interno della loro musica.

Tracklist:

  1. The Call
  2. Queen of the Losers
  3. Wondering
  4. Get Up
  5. Hay Choco Bananas
  6. Jenny GoGo
  7. At Last, At Last
  8. Forget
  9. Petite
  10. Faith, Torn Apart


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Francesco Sermarini

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