Abbiamo incontrato gli Shed of Noiz in occasione dellāimminente lancio del loro nuovo album āAd SÄ«dÄraā, in uscita il 25 marzo per Sinusite Records e Fridge Italia.
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ā Per prima cosa ragazzi il titolo: āAd SÄ«dÄraā, cosa esprime questa scelta?
ā Ad SÄ«dÄra in latino significa: āverso le stelleā, il concept di tutto il disco ruota intorno alla suggestione delle stelle, del cielo, dello spazio; ĆØ emerso tutto spontaneamente ed abbiamo scelto di elaborare questo concetto e racchiuderlo in un titolo che suonasse bene ma che non fosse di immediata comprensione.
ā Infatti il primo brano che avete diffuso per presentare lāalbum ĆØ Ovest, che in questo gioco dialettico e fortemente simbolico legato a temi astronomici e quasi metafisici, propone nuove suggestioniā¦
ā Si, ad ovest il Sole tramonta, e la nostra idea ĆØ suggerire, con questa descrizione sintetica, lāavviarsi verso le stelle.
ā Per accompagnare lāanteprima streaming del brano su Musicraiser, avete scritto: āQuando si pensa al futuro, quando si ĆØ decisi a oltrepassare i propri limiti, quando si corre dietro alla bellezza, quando si ha tutta la speranza di potersi stupire, allora si ĆØ diretti verso Ovest.ā Possiamo forse interpretare questo āOvestā come un invito a guardare al futuro con ottimismo?
ā Volutamente abbiamo sempre scritto testi ācripticiā, interpretabili. Sicuramente la canzone Ovest rispetto ai nostri standard ĆØ piuttosto āottimistaā perchĆ© i nostri testi di solito sono piĆ¹ cupi. Eā chiaro che in questo caso invece, il brano ĆØ unāincitamento ad oltrepassare i propri limiti.
Ma siamo sicuri che buona parte del significato che ha questa canzone noi stessi lo scopriremo con il tempo, ĆØ ciĆ² che sta accadendo con i nostri pezzi degli anni passati. Ci piace pensare al fatto che una canzone possa essere bella in senso lato, in assoluto; un testo deve suscitare qualcosa, deve lasciare dei non detti, deve essere scritto bene anche dal punto di vista della metrica, deve essere di una bellezza anche āstudiataā, ed ĆØ un aspetto che noi curiamo molto, lavorando in modo molto accurato sugli arrangiamenti dei brani ed anche dei testi. Lasciamo poi ad ognuno di trovare la propria interpretazione dei testi, ed ĆØ interessante parlando con fans e amici sentire come la stessa canzone susciti cose parecchio diverse nelle persone.
ā Nel vostro testo di presentazione che ho prima citato, mi ha colpito molto il passaggio āā¦quando si rincorre la bellezzaā¦ā; in un paese come il nostro dove siamo immersi nella bellezza ma, paradossalmente, non riusciamo piĆ¹ a vederla, io lo interpreto come un ribadirne lāimportanza, quindi voler crescere in quella direzione lƬ, rivendicando cosƬ unāautonomia dellāottimismo.
ā Assolutamente si, la bellezza va coltivata e cercata, e in senso lato ĆØ quello che ci siamo imposti sempre di fare noi con il nostro gruppo.
ā Tornando al brano Ovest, ci ha sorpreso positivamente lāintroduzione dello strumento etnico tipico degli aborigeni, il didgeridoo
ā Volevamo inserire quel suono fortemente evocativo e anchāesso molto simbolico. Abbiamo contattato Stefano Brutti uno dei āguruā italiani del didgeridoo, anche lui peraltro di Rosignano come noi; ha accettato di buon grado ed ĆØ stato un piacere ospitarlo nel disco.
ā Cosa ci dite invece a proposito del brano che abbiamo presentato in esclusiva streaming noi di Relics, dal titolo 4351?
ā4351 ĆØ un pop-rock molto soft, una canzone piĆ¹ delicata e melodica rispetto agli standard del disco. Dopo la prima strofa cāĆØ un arpeggio di chitarra ed un calo di intensitĆ quasi totale del brano che poi si riavvia piano piano per arrivare ad una parte strumentale piĆ¹ aggressiva. Eā uno dei pezzi piĆ¹ orecchiabili dellāintero album, una canzone con molti saliscendi che comunque rispecchia la nostra anima piĆ¹ āpopā, anche se in veritĆ il testo parla di una persona che ĆØ in galera. In questo caso il testo si presta ad unāinterpretazione piĆ¹ chiara.
ā In attesa di vedere il videoclip che avete realizzato per il brano La Nostra Rotta, da questāaltra canzone cosa dobbiamo aspettarci?
ā La Nostra Rotta ĆØ il pezzo di apertura del disco, molto piĆ¹ rock, piĆ¹ movimentato, esordisce con degli accordi e riff di chitarra abbastanza aggressivi e poi subentra il basso; ĆØ una canzone piuttosto dinamica, ci sono tanti saliscendi ed una strofa centrale molto āstonerā (diciamo āalla Queen Of The Stone Ageāā¦) e poi una sorpresa finale! Eā la canzone al suo interno piĆ¹ variegata di tutto il disco che ĆØ molto eterogeneo, forse per qualcuno potrebbe essere anche disorientante. La Nostra Rotta rispecchia bene tutto il disco. Anche qui il testo puĆ² prestarsi a molteplici interpretazioni.
ā Parlando di etereogeneitĆ e delle varie āanimeā musicali, mi dite i vostri gusti in merito, gli artisti e le band che amate e che avete amato?
ā Agli albori eravamo dei giovanissimi metallari (Iron Maiden, Metallica) mentre tra gli ascolti degli ultimi anni che hanno influenzato sicuramente il nostro sound potremmo citare: Tool, A Perfect Circle, Incubus, Queen of the Stone Age, Dinosaur Jr., Deftones e tra gli italiani i Verdena e i Marlene Kuntz dei quali ultimi si sente unāinfluenza piĆ¹ diretta. Poi esistono altri ascolti, quelli personali di ognuno di noi. Abbiamo gusti musicali che si intersecano ma che sono molto diversi.
ā Cosa ne pensate dellāattuale scena āindieā italiana?
ā Macroscopicamente parlando la scena indie ĆØ costituita da una sorta di neocantautoriato e tutta quellāofferta di qualcosa che potremmo definire āneo-punk-hardcoreā. Poi ci sono bands che fanno solo musica strumentale. Sembra come una specie di divisione, gruppi che decidono di comporre canzoni molto semplici e cantano e gruppi che invece fanno canzoni dal punto di vista musicale molto difficili e allora non cantano. Quindi ĆØ una distinzione che va al di lĆ dei generi. Si cerca il testo trascinante o si sfocia nella musica strumentale. Noi sentiamo di collocarci, per il livello di cura dei suoni e del prodotto che proponiamo, al di sopra dello standard medio. Non siamo āestremiā come genere. Attualmente molti gruppi fanno āstonerā, ma in noi convivono altre anime: tutta la parte post-rock e anche pop-rock che a questi gruppi manca. Negli ultimi anni la scena indie non ha fatto una bella figura, potremmo dire che cāĆØ una tendenza alla faciloneria.
ā Non mi sembra quindi che abbiate unāidea rosea del contesto indipendente attuale, vero?
ā La scena ĆØ in grosso declino, la gente non va piĆ¹ a vedere i gruppi dal vivo, quando ha voglia di uscire va a ballare. Per fargli tornare la voglia bisognerebbe rialzare la qualitĆ media. Se non si mette nulla di personale nelle proprie canzoni, le persone inevitabilmente preferiscono vedere le tribute band. I locali spesso danno spazio ai gruppi delle zone limitrofe cosƬ non pagano, per un paio di anni vanno avanti cosƬ e poi chiudono. Forse noi siamo rockettari nel periodo sbagliato, sicuramente non ĆØ piĆ¹ il momento dāoro del rock. 10 euro alla gente sembrano giĆ tantissimi mentre per una serata in discoteca tutti sono disposti a spenderne 25-30 di euro. Lāunica via dāuscita da questa situazione puĆ² essere la qualitĆ .
ā Quali sono stati i momenti nella vostra storia fino ad oggi che vi hanno regalato le emozioni piĆ¹ belle, magari collegati a esperienze live?
ā Emozioni belle ce ne son state tante con significati molto diversi negli anni. Fummo molto contenti quando nel 2010 vincemmo āAspettando Italia Waveā in occasione dellāItalia Wave Festival che si svolse a Livorno per 5 anni; fu molto emozionante vincere il contest. Ricordiamo con piacere anche la serata allo Shaffold Club di Cecina per il lancio di Re: Son, erano venute tante persone da tutta la Toscana e anche fuori solo per vedere la presentazione del nostro disco. Una delle pochissime volte che abbiamo avuto un poā di strizza. Infine il mini-tour in Sicilia organizzato per noi dalla Sinusite Records di Duilio Scalici che ci ha visto esibire per un pubblico pagante di oltre cento persone. Per una band di livornesi in Sicilia non ĆØ stato affatto male!..
-Bene, via auguriamo di viverne sempre di piĆ¹ di emozioni positive, come siete in grado voi di regalarne a noi con i vostri intensi e trascinanti lavori. E vogliamo chiudere ricordando il progetto di crowfounding su Musicraiser, unāiniziativa interessante per acquistare il disco, i gadget e molte altre cose curiose che non vogliamo anticipare ai lettoriā¦ Vi invitiamo a dare unāocchiata al link:
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www.musicraiser.com/projects/3795-ad-sidera