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I primi dieci anni degli Aeguana Way: dai ā€œcattivi maestriā€ allā€™ottimismo per il futuro (intervista a cura di Frank Lavorino)

Reduce dal nuovo, ben accolto album Cattivi Maestri e dal videoclip del primo omonimo singolo, la rock band lucana, capitanata dal cantante Antonio Salviulo e giunta al decimo anno di vita, si racconta in una lunga intervista, tra traguardi, ricordi e aspirazioni.

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AW 2ā€“ Ciao ragazzi! Cattivi Maestri eĢ€ il vostro nuovo album, il terzo della vostra decennale carriera. Chi sono per gli Aeguana Way i ā€œCattivi Maestriā€?

SƬ, terzo album che arriva dopo due anni di lavoro certosino in sala prove e studio. I Cattivi Maestri li abbiamo intesi, secondo la nostra esperienza e quelle di alcuni amici, come gli insegnamenti sbagliati che ci sono arrivati quando le nostre teste erano in pieno processo formativo. Persone e situazioni che ci spingevano ad andare in una direzione poicheĢ considerata come la ā€œscelta giusta da fareā€. In questo tipo di vicenda asfissiante abbiamo premiato il ruolo di quelle personalitaĢ€ che se ne sono fregate dei percorsi forzati e hanno preferito ā€œguardare il mareā€, ivi inteso come somma di infinite possibilitaĢ€. Ammiriamo le persone che combattono quotidianamente per affermarsi in cioĢ€ che li fa sentire a proprio agio e dove possono dare il massimo di loro stessi; quei soggetti che potrebbero stare bene nellā€™accontentarsi ma che invece preferiscono il tormento alla piattezza.

ā€“ Cattivi Maestri eĢ€ anche il primo singolo estratto. Il brano regala ā€œuna visione nitida di generazioni cresciute secondo lā€™apparenza e la castrazione dei propri sogniā€: vi chiedo, come si guarisce da queste due piaghe? Quale eĢ€ il futuro della nostra generazione?

Su questo abbiamo una nostra visione dettata dalla personale esperienza, noi, ognuno a suo modo, pensiamo di essere la risultante di unā€™evasione da questi cattivi maestri. CioĢ€ eĢ€ avvenuto grazie alla caparbietaĢ€ unita alla passione che abbiamo per questo lavoro. Ma il discorso eĢ€ di ben piuĢ€ ampio respiro quando entra in ballo la soggettivitaĢ€. Ognuno nel suo profondo ha unā€™indole e una propensione verso qualcosa, ma la sicurezza e la fiducia in se stessi non la si compra, nemmeno su internet, quindi sarebbe impossibile definire un metodo di guarigione. La nostra generazione non se la passa sicuramente benissimo, ma del resto quale generazione ha affermato di non aver mai vissuto tempi bui? Bisogna essere ottimisti quando si parla di futuro, altrimenti eĢ€ inutile parlarne.

ā€“ Volete parlarci anche del relativo videoclip, uscito lo scorso 5 gennaio?

Certo! ƈ stata unā€™esperienza fantasticaā€¦Essendo in piano-sequenza, abbiamo dovuto girare tantissime volte per raggiungere il risultato perfetto che aveva in mente il regista Nicola Ragone (un nostro caro amico) e di conseguenza correre continuamente, per ore, lungo i corridoi del bellissimo ā€œPalazzo Materiā€ di Grassano (MT) che ospitava le scene, totalizzando tanti chilometri a fine giornata, tra lā€™altro con addosso i pesantissimi mantelli in cui spesso inciampavamo. Le riprese sono terminate allā€™una di notte con un rumoroso applauso dopo aver rivisto la ā€œclip buonaā€ e con la foto di rito di tutti i partecipanti al video. Ci siamo divertiti e stancati molto, ma ne ĆØ valsa la pena.

ā€“ Cosa ne pensate dellā€™insofferenza nel dover girare i videoclip da parte di artisti come Noel Gallagher? Voi come vivete le riprese e quale atmosfera si respira sui vostri set?

No, lā€™insofferenza per questo genere di cose possono permettersela solo le super-star, noi la vediamo come unā€™ulteriore occasione per imparare qualcosa. Ci affascina molto il mondo delle arti visive e ci piace essere i protagonisti del lavoro che si andrĆ  a rivedere. Certo, quando si gira bisogna essere concentrati per evitare inutili sprechi di tempo e per non spazientire chi sta lavorando con e per te, ma tutto il resto, quello che succede dietro la cinepresa, ognuno se lo porta in testa come un personale film.

AW 1ā€“ Torniamo allā€™album Cattivi Maestri: vi sono diverse collaborazioni importanti, non ĆØ cosƬ?

SƬ, abbiamo avuto il piacere di collaborare con Paolo Pischedda dei Marta sui Tubi (Piano), Marco Di Nardo dei MA.DE.DO.PO (synth) e Francesco Parente (violoncello). Questi amici hanno contribuito ad arricchire sapientemente alcuni brani con le loro idee e le loro note.

ā€“ Sono dieci anni che siete in giro, opening acts, produzioniā€¦ ve la sentite di fare un bilancio della prima decade Aeguana Way ?

Se ci guardiamo indietro non ci sembra vero che siano giĆ  passati 10 anni. Siamo felici di come siano andate le cose fin ora, reputiamo di aver fatto un percorso molto intenso che ci ha regalato tantissime esperienze. La gavetta ĆØ un passaggio fondamentale per raggiungere i propri obbiettivi, certo i sacrifici sono stati innumerevoli, come lo sono stati i momenti di sconforto, quindi non ĆØ stato semplice rimanere in piedi per tutto questo tempo. Forse adesso ĆØ arrivato il momento di allungare il passo per cercare di vivere solo con questo lavoro, noi ce lo auguriamo.

ā€“ Avete uno storico concerti davvero notevole e tra i tanti artisti con cui avete condiviso il palco figurano band come Subsonica, Piero PeluĢ€, Marlene Kuntz, Teatro Degli Orrori, Tre Allegri Ragazzi Morti. Qual eĢ€ stata lā€™esperienza piuĢ€ appagante?

Ogni live ha avuto una personale e particolare storia. Ci piace ricordarle tutte come pezzi importanti del nostro percorso, ognuna a suo modo ci ha aiutato a capire qualcosa in piĆ¹ di noi e degli artisti con cui abbiamo condiviso quei momenti.

ā€“ Forse da questi artisti sā€™impara soprattutto facendoci quattro chiacchiere a fine concerto o guardando come si rapportano con gli altri?

Quando si ha la possibilitĆ  di condividere il backstage con gli altri artisti si dovrebbe sempre cercare di tirar fuori il piĆ¹ possibile da quellā€™occasione. Noi abbiamo osservato e avuto modo di imparare soprattutto cose che esulano dallo specifico discorso musicale, ad esempio la vita quando si ĆØ a casa, i rapporti con le loro famiglie, le problematiche comuni della quotidianitĆ  eccā€¦ Questo ĆØ fondamentale per imparare a migliorarsi e rendersi conto della realtĆ  del proprio mondo lavorativo.

ā€“ Come eĢ€ nata la collaborazione con la vostra nuova etichetta, la Warning Records?

Ci siamo guardati intorno per cercare una buona realtĆ  a cui affidare il nostro terzo album. Grazie alla rete siamo venuti a conoscenza di questa giovane e promettente label, ci siamo sentiti, ci siamo piaciuti e adesso collaboriamo serenamente su questo progetto.

AW 4ā€“ Oggi come oggi la funzione, la personalitaĢ€ e lā€™importanza di una label sono molto ridimensionate rispetto 10-15 anni fa? Vi sembra una situazione piuĢ€ ardua o piuĢ€ gestibile rispetto alla vecchia concezione discografica italiana?

Lā€™evoluzione dei mezzi digitali ha letteralmente sconvolto e messo KO il meccanismo obsoleto del mercato discografico. Oggi tutte le caratteristiche di una label si sono ridimensionate ed evolute in base a questo enorme scossone digitale. Ci sono lati molto positivi come ce ne sono di negativi, purtroppo in questa situazione chi continua a subire ĆØ proprio il musicista che si ritrova ad essere non tutelato e male-informato sulla realtĆ  dei fatti. Credo che tante cose ancora cambieranno a breve, quindi aspettiamo prima di trarre conclusioni affrettate.

ā€“ Secondo voi lā€™accessibilitaĢ€ alla musica alla fine ĆØ riuscita a sminuire la musica stessa, a deprezzarla? Non tanto in termini di qualitaĢ€ bensƬ del valore intrinseco che eravamo soliti attribuirle prima dei vari Napster, Emule, Soundcloud, Torrent..Forse un poā€™ di magia eĢ€ svanita oppure no?

SƬ, purtroppo questo bisogna riconoscerlo, i numerosi vantaggi che lā€™immediatezza e la facile accessibilitĆ  portano vanno a discapito del fascino di un prodotto musicale tanto da infangarne a volte anche gli sforzi, il tempo e i sacrifici che ci vogliono per realizzarlo. Su tale aspetto negativo mi va di riportare degli esempi di fatti realmente accaduti. Quando abbiamo proposto lā€™ascolto in streaming diverse persone ci hanno detto di non aver tempo per lā€™ascolto, quando abbiamo proposto lā€™album in free-download alcuni hanno risposto di non avere abbastanza spazio sullā€™Hard Disc (WTF?!) e addirittura, regalando la copia fisica, una persona disse di non avere una tasca comoda per tenere il cd. In ultimo, il caso che piĆ¹ ci fa sorridere (ma di un riso amaro) rimane: ā€œMi siete piaciuti moltissimo, quanto costa il disco?ā€ ā€“ ā€œ5 euroā€ ā€“ ā€œVabbĆØ dai, me lo scarico da u-torrent quando torno a casa.ā€ Ci rendiamo conto a cosa siamo arrivati? Forse siamo addirittura oltre il concetto di deprezzamentoā€¦

ā€“ I vostri contatti web? Grazie per lā€™intervista!

Ci trovate su fb: facebook.com/aeguanaway
su twitter: twitter.com/aeguanaway
sul nostro sito: aeguanaway.wordpress.com
su YouTube e tutti i digital stores (Itunes, spotify, deezer ecc..) per ascoltare il nuovo album. Grazie a voi. Alla prossima. R nā€™ R!

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Cattivi Maestri videoclip:

http://youtu.be/VwVMPyEbOEM


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Silvano Annibali

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