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Simone Olivieri – My lungs are full of sand EP (New sonic records, 2013) di Stefano Capolongo

Piccola, ma con una vista da falco. Così ci piace definire l'etichetta romana New Sonic Records con la quale Relics ha già avuto il piacere di collaborare in più di una occasione recensendo varie e talentuose band (The flying madonnas, Dispo+Barberos, Io Monade Stanca, Gli angeli che si divertono). Proprio questi ultimi hanno avuto il piacere di ospitare nel loro Radici e fiori bianchi il bassista Simone Olivieri, che giunge al suo secondo lavoro in studio (un EP per la precisione), My lungs are full of sand. Quattro tracce che scorrono velocissime quasi sembrassero una sola e che ci offrono la visione di un Olivieri in ottima…

Score

CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'

Conclusione : Colpo di fulmine

Voto Utenti : 4.76 ( 5 voti)

simone olivieri EPPiccola, ma con una vista da falco. Così ci piace definire l’etichetta romana New Sonic Records con la quale Relics ha già avuto il piacere di collaborare in più di una occasione recensendo varie e talentuose band (The flying madonnas, Dispo+Barberos, Io Monade Stanca, Gli angeli che si divertono). Proprio questi ultimi hanno avuto il piacere di ospitare nel loro Radici e fiori bianchi il bassista Simone Olivieri, che giunge al suo secondo lavoro in studio (un EP per la precisione), My lungs are full of sand. Quattro tracce che scorrono velocissime quasi sembrassero una sola e che ci offrono la visione di un Olivieri in ottima forma che vira bruscamente dalle atmosfere del primo album verso sonorità più mature e, in alcuni momenti, così vintage da sembrare modernissime. La svolta per arrivare a tali arrangiamenti è stata fornita all’artista dalle collaborazioni live e in studio di musicisiti quali Paolo Testa (Lapingra, I Quartieri), Daniele Gennaretti (Poppy’s Portrait, Western Noise Orchestra), Paola Mirabella (Honeybird and the Birdies), Daniele Misischia e Cesare Petulicchio (Bud Spencer Blues Explosion). Il risultato è una trama coloratissima che spazia tra ambienti indie-soft, surf e accenni pischedlici. Appena dieci minuti l’ascolto totale di questo EP che, nonostante la brevità, risulta fresco ed efficace nella sua gioiosa espressività e anacronisticamente balneare nella sua sognante spensieratezza.
Per Simone Olivieri questo My lungs are full of sand rappresenta senz’altro la porta d’ingresso ad un futuro album composito e variegato, che noi di Relics non vediamo l’ora di stringere tra le mani.

Tracklist:
1. Play along
2. Corner shapes
3. Soap’s tree
4. This room is nowhere


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Stefano Capolongo

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