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Ministri + Fast Animals and Slow Kids @ Atlantico (testo di Fabio Valentini, foto di Stefano D’Offizi)

I Ministri 04webPer me questo 6 dicembre ha un sapore doppiamente gustoso…non solo torno a vedere dal vivo i Ministri, ma ho il piacere di recensire la prima band della quale ho scritto quando è iniziato il mio viaggio nel mondo dei live report!!
Ed è inutile girarci intorno, basterebbe prendere ciò che di buono scrissi su di loro mesi fa e moltiplicarlo per quanto volete visto che il combo milanese è ormai una vera e propria macchina da guerra e ogni loro show colpisce per intensità e qualità della proposta!

Questa volta la cornice che ci accoglie è quella dell’Atlantico Live, per l’occasione in versione “capienza massima” vista la grande richiesta di biglietti in prevendita.
L’apertura della serata è affidata ai Fast Animals and Slow Kids , combo perugino che ha recentemente pubblicato l’album Hybris, ottimamente accolto da stampa e critici del settore.
La prova dei quattro è energica e convinta, la band ha un buon sound e l’acustica è ottima. La proposta musicale spazia tra post punk ed alternative rock, con divagazioni psichedeliche che esplodono spesso in refrain diretti. Su questa base si erge la voce di Aimone, arrabbiata, urlata e volutamente estrema, che in certi tratti mi ha ricordato l’approccio (soprattutto live) di Dave Grohl.
Personalmente, nonostante l’ottimo tiro ed il grande affiatamento della band, non sono stato particolarmente colpito dalla prestazione dei quattro; in particolare la sensazione avuta al primo ascolto, sia live che su disco attraverso la loro pagina ufficiale, è quella di ottime potenzialità che però finiscono per perdersi lungo lo scorrere del brano senza centrare mai appieno il bersaglio.FASK Atlantico 05web

Per loro fortuna il pubblico, già numeroso, non è del mio stesso avviso, visto che la risposta è molto buona e sono in molti sotto al palco a cantare i refrain dei vari pezzi, spinti dal già citato singer che si dimostra un ottimo trascinatore e catalizza l’attenzione del pubblico con una perfomance veramente intensa e sentita.

 Ed arriviamo quindi al momento più atteso dalla maggior parte dei presenti, con i Ministri che salgono sul palco ed aprono il loro show con Il Futuro è una trappola, per poi proseguire con estratti da tutti e quattro i loro album. Ovviamente maggiore spazio è riservato a Per un passato migliore, ultima fatica della band, un ottimo album, più ragionato e riflessivo dei precedenti ma composto da pezzi veramente sopra le righe come i tre singoli Spingere, Una Palude e Comunque, e molti altri.
Anche in questo caso l’acustica è veramente buona, la band ormai non sbaglia un colpo ed in particolare Davide è calato alla perfezione nel ruolo di frontman, offrendo un’ottima prestazione sia in veste di bassista che, soprattutto, di cantante. I Ministri 10webIl suo stile è ormai tipico, alterna momenti più pacati a sfuriate vocali vicine allo scream, risultando particolare e veramente azzeccato nel rendere alla grande i vari passaggi umorali dei brani presentati.  Nella setlist c’è spazio per qualche “chicca” come La Petroliera e La Casa Brucia, brani “minori” ma comunque degni di nota, prima di arrivare alla consueta chiusura affidata alla versione acustica de Il Bel Canto, durante il quale Davide si lancia nel suo consueto stage diving, cantando il ritornello finale sollevato dalle braccia del pubblico.
Finito il simpatico siparietto la band lasciata il palco per pochi minuti, per poi tornare richiamata a gran voce dal pubblico ed offrire un generoso encore composto da Tempi Bui, Mammut, Diritto al Tetto e l’ormai “classica” Abituarsi alla fine, dilatata da un finale psichedelico che funge da chiusura vera e propria dello show.

Che dire di più…adoro la proposta dei Ministri ed ogni loro show mi fa tornare sempre a casa con il sorriso e la voglia di vederli nuovamente dal vivo al loro prossimo live romano, che spero arrivi di nuovo al più presto!!

Un ringraziamento speciale ad Ausgang e New Life Promo per averci ospitato durante questo evento.

 


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Fabio Valentini

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