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Diaframma+The Giornalisti+Ancien Regime @ Rassegna Ausgang (Testo e foto di Karol Banach)

diaframma_3Dopo i primi tre giorni dedicati a gruppi usciti per la maggiore negli anni 2000, la Rassegna Ausgang Estate 2013 ci propone un salto nel passato con un nome storico della musica italiana, ovvero i Diaframma. Aprono le danze gli Ancien Régime, un gruppo romano che intrattiene il pubblico per una ventina minuti con i loro brani wave e synth pop, in cui riecheggiano i suoni new wave della Manchester degli anni ’80. Vestiti rigorosamente di nero, i 4 ragazzi offrono un’esibizione di livello con una prestazione pulita e coinvolgente che il pubblico ancora non molto numeroso apprezza ringraziando con applausi calorosi. Dopo un veloce cambio palco ecco il turno di un altro gruppo romano, i Thegiornalisti. Il gruppo composto da Tommaso Paradiso, Marco Primavera e Marco Antonio Musella propone pezzi rock’n’rollegianti, con suoni Brit anni ’90 e influenze di cantautorato italiano di qualità. Sin dai primi pezzi si capisce che due album all’attivo pubblicati in poco meno di 9 mesi (Vecchio e Vol.1) e i tanti apprezzamenti ricevuti non sono casuali, ma dovuti a tanto impegno e alla bravura che i nostri dimostrano sul palco. I brani tratti dai due album rendono bene dal vivo e vengono accompagnati e completati dai cori di un pubblico che nel frattempo è diventato più numeroso e più caloroso. Un’ulteriore conferma della bravura del gruppo si ha per bocca di Federico Fiumani, leader dei Diaframma, che dopo il duetto con Tommaso su Cose in ancien_regime_3disuso, prima di lasciare il palco li nomina “il miglior gruppo italiano”. E’ l’ultima data prima di una pausa dopo due anni senza soste e prima dell’inizio delle registrazioni del terzo disco, ma i Thegiornalisti concludono la loro esibizione senza mostrare alcun segno di stanchezza tra gli applausi del pubblico.
Alla fine giunge il momento dei Diaframma, headliner della serata. La partenza è di quelle forti con le note di Siberia, title track del primissimo lavoro del gruppo risalente al lontano 1983. Il concerto è un viaggio nel tempo con canzoni tratte dai vari album usciti nel corso degli anni, dalla citata Siberia a Grande come l’oceano tratto dall’ultimo Niente di serio uscito l’anno scorso. Nonostante i cambi di formazione e aggiustamenti di stile verso sonorità meno new/dark wave e più rock’n roll cantautorale, la qualità è sempre di altissimo livello. Pezzi come Diamante grezzo, Vaiano, Giovanna Dice o Gennaio vengono cantati da un pubblico rapito e affascinato dal carisma e della grinta dimostrata da Fiumani sul palco. Però nonostante tutta la stima e il rispetto di cui gode, Fiumani lascia trasparire segni di insofferenza verso gruppi che per qualche motivo sembrano turbare thegiornalisti_5i suoi pensieri e la sua esibizione. Un segnale di questa insofferenze è l’interruzione a metà della cover di Anarchy in UK dei Sex Pistols, pezzo conclusivo dei primi 45 minuti di live, con un “spero che oggi ci sia molta più gente che ai Ministri”, in riferimento al concerto del gruppo milanese avvenuto nella stessa sede due giorni prima. Dopo una breve pausa prima degli ultimi pezzi del bis, Fiumani lancia una frecciatina ai Litfiba definendoli “poco eleganti anche ai tempi de i 17 re” e infila senza fermarsi gli ultimi tre pezzi di questa splendida serata.
Questa esibizione è stata come un sogno, in quanto Fiumani ci ha cullato con la sua voce e i suoi pezzi splendidi con una prestazione da primo della classe. Purtroppo è stato un gran peccato doversi svegliare e andare via, ma speriamo di rivedere quanto prima un altro live dei Diaframma per lasciarci trascinare e cullare nuovamente.

Ringraziamo la Rassegna Ausgang e l’ufficio stampa BigTime per averci ospitato a questa serata.


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Stefano Capolongo

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