Giunge alla serata numero due la rassegna “Rock in fuso”, organizzata da Oca Nera e da Relics-Controsuoni ed ospitata nei nuovissimi spazi del Fusolab 2.0.
La serata calcistica da poltrona e le inusuali basse temperature non scoraggiano il pubblico che affluisce alla spicciolata e gremisce la bella sala del Fusolab quando i TOOT salgono in scena. Band romana fino al midollo, offrono un prodotto musicale vario ed ampio che spazia in molti sottogeneri del rock elettronico coadiuvato dalla saggia mano di Dj Flux, vero deus-ex-machina della band. I brani proposti questa sera vanno dal loro primo EP “Loading”, uscito nel settembre del 2012 e alcune anteprime del nuovo lavoro in uscita. I TOOT sanno divertire,
coinvolgere e far ballare con un sound ibrido che veicola vibrazioni sempre positive grazie alla trascinante voce di Luca Porfiri ben sorretta in ogni sua sfumatura dal resto della band:
Luca Stefanini (chitarra), ancora Dj Flux (basso) e Don Callisto Glue(batteria). I Death Grips aleggiano sulle teste dei membri dei TOOT e dovrebbero esserne fieri. Durante il cambio palco è tempo del meraviglioso momento nazional-popolare delle estrazioni: Relics e Oca Nera hanno dato la possibilità a tutto il pubblico di poter vincere premi durante tutto il corso della serata, un’iniziativa divertente e avvincente. La seconda band della serata gira intorno alla figura del frontman Massimiliano Renzi che propone un pop-rock al limite dello sperimentale, potenzialmente interessante ma in realtà difficile da avvicinare. Difficile perchè l’esibizione del cantautore è stata bagnata da episodi nefasti quali problemi tecnici che forse non hanno saputo creare l’atmosfera adatta per i contenuti che si cercava di veicolare, già di per se calati in codice spesso ridondante e vocalmente poco digeribile. Riserviamo un giudizio finale per una serata più fortunata. A chiudere questa notte rock, mentre una meravigliosa luna piena s
i lascia ammirare dalle finestre del Fusolab 2.0, ci pensano i Café Noir. Cupi e notturni al punto giusto, presentano il loro nuovo EP “Non oggi” portatore, come già fu per il precedente “Il coltello del vile”, di brani taglienti intrisi di realismo sostenuti da note basse e melodie ricorsive così piene di vita da sembrare, paradossalmente, eteree. I Café Noir confermano il loro valore di importante realtà nel panorama musicale italiano, ribadendo ancora una volta i Castelli Romani come nuova e indiscussa fucina di talenti.